Dato il profilo
dove per linea centrale o media o mediana (di compenso) si intende la linea parallela al profilo teorico che è posizionata rispetto al profilo reale in modo tale che la somma dei picchi rispetto ad essa sia uguale a quella delle valli.
Ra: valore medio aritmetico degli scostamenti (presi in valore assoluto) del profilo reale della superfice rispetto alla linea media. Quindi viene preso in esame il valore medio, espresso in micron, delle ordinate, z1,z2,z3,…..zn, del profilo rispetto alla linea media.
Rmax: distanza tra due linee parallele alla linea media tangenti alla valle più profonda e al picco più alto.
Il discorso rugosità assume poi significati ancora più importanti nel campo della lubrificazione, specie in fase solida: superfici con valori di rugosità maggiori (entro certi limiti) permettono, a parità di prodotto utilizzato, una maggiore deposizione di lubrificante con meno spreco a livello produttivo ed un miglioramento nell’abbattimento delle forze di attrito.
Misurare la rugosità di un articolo in gomma può risultare, in molti casi, complesso e spesso il risultato può essere affetto da un discreto margine di errore questo a causa sia dell’elevato attrito generato da materiale che fa scorrere con difficoltà il pennino del tastatore, sia a causa della deformabilità del materiale stesso: quando, ad esempio, il pennino incontra un picco, quest’ultimo tende a deformarsi sotto la spinta della pressione esercitata dalla punta del tastatore sfalsando in questo modo la misura rilevata.
In fisica l’interferometria è un metodo di misura che sfrutta le interferenze fra più onde coerenti fra loro utilizzando il principio di sovrapposizione, per il quale l’onda risultante dalla combinazione di onde separate (interferenza) ha proprietà legate a quelle dello stato originale delle onde.
In particolare, quando due onde con la stessa frequenza si combinano, l’onda risultante dipende dalla differenza di fase fra le due onde: onde che sono in fase subiranno interferenza costruttiva, mentre le onde che sono fuori fase subiranno interferenza distruttiva.
La differenza di fase, che può essere accuratamente misurata in termini di interferenza costruttiva o distruttiva, può essere dovuta alla diversa lunghezza della traiettoria stessa o un cambiamento nell’indice di rifrazione lungo il percorso potendo quindi risalire ad ognuno di questi parametri.
La misura della rugosità per via interferometrica permette, a differenza della rilevazione ottenuta mediante tastatore, di mappare un’intera superficie e di misurare in un secondo momento tale grandezza in un punto voluto oltre alla possibilità di ottenere anche un’immagine 3D della superficie.
La rilevazione avviene poi applicando dei “filtri speciali” in grado di elaborare il tracciato come se fosse stato ottenuto mediante determinazione a contatto: in un tastatore la determinazione della rugosità avviene ad opera di una punta fatta scorrere sulla superficie per una distanza rapportata ad un range di rugosità attesa. Ad esempio per un range di rugosità compresa tra 0.5 e 10 mm, come Rz, l’area di campionamento sarà pari a 0.8 X 4.0 mm, per una rugosità compresa tra 10 e 50 mm, come Rz, l’area di campionamento sarà pari a 2.5 X 12.5 mm e così via.
Il filtro applicato di cut off serve a definire la “punta ideale del tastatore”: sebbene non vi sia contatto tra la superficie da analizzare e l’analizzatore, lo strumento, rileva il dato come un congegno meccanico a contatto.
La misura della rugosità avviene, tradizionalmente, facendo scorrere un pennino lungo una superficie: se la punta del pennino risulta essere troppo grande rispetto alle asperità superficiali, la determinazione sarà viziata da un certo errore. In questo caso bisogna ripetere la determinazione cambiando la punta della sonda.
Come si può chiaramente notare, aumentando la grandezza della punta del tastatore (zona grigia in riquadro giallo) il profilo viene semplificato.
Immagine reale allo stereo microscopio
Immagine elaborata all’interferometro
L’interferometria ottica è una tecnica veloce e precisa per la determinazione sia della rugosità che delle quote sull’asse Z. L’utilizzo di una radiazione elettromagnetica non pericolosa e la misurazione non a contatto permettono l’utilizzo di questa tecnica su tutti i tipi di materiali, spesso, senza la distruzione del campione.
Vladimiro A. Guindani
RDAC - Chemical and Technical Cleanliness Analysis Dept.